Nel precedente post abbiamo evidenziato come lo spasmo e l'infiammazione siano in pratica sempre presenti nella maggioranza delle patologie, e possano quindi essere considerati, a ragione, i due elementi fisiopatologici più caratteristici, se non proprio patognomonici delle stesse.
Oggi rivolgiamo maggiormente la nostra attenzione allo SPASMO, cioè ai nostri "nodi da sciogliere".
Si tratta di contrazioni involontarie (contratture), prolungate e per lo più dolorose di una struttura muscolare: possono verificarsi in qualunque sede dell' organismo, laddove le fibrocellule muscolari risultino essere presenti: muscoli scheletrici, visceri, vasi sanguigni, sfinteri, ecc.
A seconda della sede e/o durata e/o intensità dello spasmo, le conseguenze per l' organismo possono essere le più varie e talvolta possono assumere carattere di urgenza e drammaticità: pensiamo per esempio alle possibili gravi conseguenze sulla funzionalità respiratoria di uno spasmo della laringe ( laringospasmo ).
L' insorgenza di uno spasmo, come succede in pratica per qualunque condizione fisiopatologica, può talvolta essere dovuta ad una patologia locale di un determinato distretto organico (ad es. "colica renale" per la presenza di un calcolo nell'uretere); ma, in realtà, è spesso conseguente all' intreccio di molteplici fattori causali (ambientali, somatici e psichici), che risultano molto difficili da districare: parleremo meglio di ciò quando entreremo nel merito della terapia agopunturale dello spasmo.
Rimane il fatto che questo meccanismo fisiopatologico, nella sua apparente "banalità", può rappresentare per noi, se non adeguatamente trattato, la causa di molti guai.
L' Agopuntura rappresenta un buon metodo di trattamento di questa condizione patologica, e nel prossimo post vedremo come.
Saluti e salute a tutti