L' omeostasi ideale, cioè il perfetto equilibrio di tutte le funzioni organiche in qualsiasi condizione di modificazione ambientale, rimane un punto di riferimento teorico al quale poter guardare, ma in realtà è difficilmente realizzabile "tout court".
I soggetti che meglio degli altri possono avvicinarsi a questo perfetto equilibrio fisiologico, sono quelli che abbiamo precedentemente definito cordoblasti: in essi lo sviluppo equilibrato dei foglietti embrionali durante la vita intrauterina, porta all' equilibrio ed all' armonia delle forme e delle funzioni nella vita post-natale.
I soggetti che meglio degli altri possono avvicinarsi a questo perfetto equilibrio fisiologico, sono quelli che abbiamo precedentemente definito cordoblasti: in essi lo sviluppo equilibrato dei foglietti embrionali durante la vita intrauterina, porta all' equilibrio ed all' armonia delle forme e delle funzioni nella vita post-natale.
Gli altri biotipi (endoblasti, mesoblasti, ectoblasti) presenteranno una maggiore variabilità individuale nel controllo e nella regolazione delle proprie funzioni e nell' adattamento alle variazioni ambientali, dipendente dal loro particolare assetto psico-neuro-endocrino.
Cominciamo intanto ad analizzare la struttura ed il funzionamento "standard" del sistema neuro-endocrino: il "perno centrale" di questo sistema è costituito dall' ipotalamo e dall' ipofisi, che nella loro interrelazione formano l' asse ipotalamo-ipofisario:
L'ipotalamo è una struttura del sistema nervoso centrale e riceve stimoli da tutte le altre parti del cervello, mentre l'ipofisi sta "a cavallo" ( guarda caso la sua sede anatomica è denominata "sella turcica") tra il S.N.C. ed il sistema endocrino (ormonale) di cui rappresenta il "direttore d' orchestra": è dunque nell' interconnessione anatomica e funzionale tra queste due strutture che si realizza il "trait d'union" attraverso il quale il cervello (emozionale e psico-cognitivo) influenza e condiziona il sistema ormonale, e cioè la produzione degli ormoni da parte delle ghiandole endocrine.
Nel video seguente è messa in evidenza la funzionalità dell'ipofisi e dell'epifisi (quest'ultima ghiandola, spesso "trascurata" in Medicina, è molto importante per sintonizzare il nostro ritmo biologico col ritmo biologico della natura: ne parleremo più estesamente in seguito).
Inoltre vedrete rappresentata l' attività generale del sistema endocrino, con dei chiari esempi di omeostasi ormonale.
Vi invito pertanto a visionarlo con attenzione :
Nel video seguente è messa in evidenza la funzionalità dell'ipofisi e dell'epifisi (quest'ultima ghiandola, spesso "trascurata" in Medicina, è molto importante per sintonizzare il nostro ritmo biologico col ritmo biologico della natura: ne parleremo più estesamente in seguito).
Inoltre vedrete rappresentata l' attività generale del sistema endocrino, con dei chiari esempi di omeostasi ormonale.
Vi invito pertanto a visionarlo con attenzione :
Questo meccanismo regolatorio della fisiologia organica, che come vedremo più avanti, è collegato strettamente al sistema immunitario, presenta delle "varianti individuali", in rapporto alla tipologia costituzionale.
Riepilogo brevemente i vari tipi costituzionali (visti anche in post precedenti), cominciando ad associare a ciascuno di essi le proprie principali caratteristiche neuro-endocrinologiche:
BIOTIPO ECTOBLASTA O FOSFORICO: definito anche longilineo astenico.
In questo biotipo prevalgono funzionalmente, nell'ambito del sistema endocrino, la ghiandola pineale o epifisi, l'ipofisi posteriore, e la parte midollare delle ghiandole surrenali,(>adrenalina) tutte di origine dal foglietto embrionale ectodermico; nel sistema neuro-vegetativo prevale il simpatico (>adrenalina): presso questo biotipo vige , dunque, un'iper-reattività del "sistema adrenergico".
Aspetto intellettivo e caratteriologico: intelligenza "astratta", emotività.
Nella pratica esistono per lo più biotipi "misti": per es meso-endoblastico, cordo-mesoblasico, ecto-cordoblastico, ecto-endoblastico, ed esiste poi il tipo fluorico o distrofico, che è un biotipo a se stante, che esamineremo a parte.
Nei prossimi post, oltre a chiarire meglio il significato pratico di queste caratteristiche neuro-endocrinologiche, andremo ad analizzare nel dettaglio tutte le caratteristiche morfologiche e funzionali di questi biotipi; potremo così avere un' idea più precisa della effettiva consistenza della nostra reattività individuale, la cui conoscenza, come ribadisco, è di fondamentale importanza in Omeopatia nello studio della Dottrina e nell' applicazione della metodologia clinico-terapeutica.
Saluti e salute a tutti
In questo biotipo prevalgono funzionalmente, nell'ambito del sistema endocrino, la ghiandola pineale o epifisi, l'ipofisi posteriore, e la parte midollare delle ghiandole surrenali,(>adrenalina) tutte di origine dal foglietto embrionale ectodermico; nel sistema neuro-vegetativo prevale il simpatico (>adrenalina): presso questo biotipo vige , dunque, un'iper-reattività del "sistema adrenergico".
Aspetto intellettivo e caratteriologico: intelligenza "astratta", emotività.
Nella pratica esistono per lo più biotipi "misti": per es meso-endoblastico, cordo-mesoblasico, ecto-cordoblastico, ecto-endoblastico, ed esiste poi il tipo fluorico o distrofico, che è un biotipo a se stante, che esamineremo a parte.
Nei prossimi post, oltre a chiarire meglio il significato pratico di queste caratteristiche neuro-endocrinologiche, andremo ad analizzare nel dettaglio tutte le caratteristiche morfologiche e funzionali di questi biotipi; potremo così avere un' idea più precisa della effettiva consistenza della nostra reattività individuale, la cui conoscenza, come ribadisco, è di fondamentale importanza in Omeopatia nello studio della Dottrina e nell' applicazione della metodologia clinico-terapeutica.
Saluti e salute a tutti