Quando noi somministriamo un rimedio omeopatico ad un paziente, lo prescriviamo ad una determinata "potenza", intendendo con questo termine la capacità che ha quel rimedio di "modificare" una determinata funzione biologica.
Gli omeopati sanno da sempre, per esperienza, che la potenza del rimedio aumenta con l'aumentare della diluizione-dinamizzazione dello stesso (vedremo in seguito cosa ciò significhi), anche quando quest'ultima si spinge ben al di là del cosiddetto numero di avogadro, cioè di quella soglia di diluizione, generalmente la 12 CH, al di là della quale non si riscontrano più nel solvente, e cioè nell'acqua, molecole del soluto originario.
Le moderne ricerche scientifiche riguardanti le proprietà chimico-fisiche e strutturali dell'acqua, non solo stanno chiarendo in modo sempre più evidente perché ciò avvenga, ma hanno ormai aperto la strada ad una innovativa ed entusiasmante medicina del futuro.
La cultura dalla tradizione resta sempre la radice vera di una autentica innovazione!
Gli omeopati sanno da sempre, per esperienza, che la potenza del rimedio aumenta con l'aumentare della diluizione-dinamizzazione dello stesso (vedremo in seguito cosa ciò significhi), anche quando quest'ultima si spinge ben al di là del cosiddetto numero di avogadro, cioè di quella soglia di diluizione, generalmente la 12 CH, al di là della quale non si riscontrano più nel solvente, e cioè nell'acqua, molecole del soluto originario.
Le moderne ricerche scientifiche riguardanti le proprietà chimico-fisiche e strutturali dell'acqua, non solo stanno chiarendo in modo sempre più evidente perché ciò avvenga, ma hanno ormai aperto la strada ad una innovativa ed entusiasmante medicina del futuro.
La cultura dalla tradizione resta sempre la radice vera di una autentica innovazione!
Bravo, modesto e simpatico: così mi piacciono gli scienziati!
Arrivederci a presto
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