Continuando nella premessa (necessariamente non breve) che ritengo fondamentale per poter comprendere il significato della legge di similitudine nell' ambito del metodo omeopatico, vorrei oggi soffermarmi sulla casella della " SINDROME REATTIVA" (vedi post immediatamente precedenti).
Questa sindrome ha come sua finalità principale non solo e non tanto quella di "combattere" ed "eliminare" direttamente le "noxe" di natura esterna di cui abbiamo già parlato, quanto piuttosto quella di "sfruttare" l'aggressione da parte di queste "noxe", per poter garantire l'equilibrio interno dell' organismo:
il mantenimento di questo equilibrio rappresenta, infatti, la condizione necessaria per garantire il nostro stato di salute.
Cerco di spiegarmi meglio:
lo stato di salute "ideale" e cioè il perfetto equilibrio di tutte le nostre funzioni psico-fisiche, può e deve rappresentare per ciascuno di noi un punto di riferimento cui aspirare, ma in pratica è difficilmente raggiungibile in pieno, per il fatto che, fin dal momento della nostra nascita, siamo condizionati al nostro interno da una serie di elementi fisiopatologici che "ereditiamo" dai nostri antenati.
Con una terminologia più attuale ed utile ai fini del nostro discorso, potremmo definire questi elementi, noti in Medicina col termine di "diatesi", e all' epoca di Hanemann col nome di "miasmi", come "FORZE ENERGETICHE FISIO-PATOLOGICHE" (vedremo poi il perché di questa definizione)
Si tratta essenzialmente delle tre principali modalità reattive dell'organismo individuate da Hanemann (psorismo, sicotismo e fluorismo o luesinismo) alle quali sono state successivamente aggiunte il "tubercolinismo" (L. Vannier), ed il "cancerinismo"in epoca più moderna: purtroppo la presenza anche di quest'ultima diatesi, mostra come nel corso degli anni, al progredire della ricerca medica non sia corrisposta fino ad oggi una riduzione dell'impatto di queste predisposizioni morbose (potremo dare in seguito anche una spiegazione di questo meccanismo).
Il primo tentativo di riequilibrio dell' omeostasi organica è costituito dallo psorismo o psora, che è una forza energetica ad azione "centrifuga" con la finalità di "scaricare all'esterno" il sovraccarico tossinico che si è andato accumulando nell'organismo nel corso degli anni: questa "eliminazione tossinica" può realizzarsi soprattutto in occasione delle cosiddette "malattie" a carattere acuto che riguardano la pelle o/e le mucose: queste manifestazioni sono spesso a carattere recidivante e si alternano tra di loro, a significare il loro scopo "eliminatorio".
Si può capire, secondo questa ottica, come in questa fase, un intervento "terapeutico"drastico, effettuato con terapie anti-reattive (cortisonici ecc.) se può apparire utile per l' eliminazione dei sintomi, in realtà risulti essere deleterio, perché ostacola il tentativo "eliminatorio" messo in atto dall'organismo per liberarsi delle proprie tossine endogene.
In questo modo si apre la strada alle patologie "interne": vedremo come l'organismo tenterà comunque di "isolare"la propria patologia in un singolo tessuto o organo, possibilmente "non vitale", di volta in volta diverso, ma sempre "più importante", che si "sacrificherà" per l'economia generale dell'organismo stesso.
Purtroppo non sempre ciò risulterà essere sufficiente per arrestare la progressione dello squilibrio interno venutosi a creare, anche perché il conseguente prolungato uso di terapie sintomatiche a dosaggi elevati, avrà l' effetto di determinare un ulteriore approfondimento della patologia, fino a forme sempre più gravi...
Ci rendiamo conto, dunque, della necessità di poter intervenire terapeuticamente in maniera diversa, con una terapia che anziché bloccare la sindrome reattiva dell' organismo, ne possa agevolare il compito, consentendo in tal modo il mantenimento dell' equilibrio omeostatico interno e quindi dello stato di salute.
Dobbiamo avere occhi per poter guardare la parte sommersa dell' iceberg, o le radici dell' albero (vedi post precedente) : è lì che le cose devono essere a posto.
Sono questi gli argomenti che dovremo poter sviluppare nei prossimi post.
Saluti e salute a tutti!
lo stato di salute "ideale" e cioè il perfetto equilibrio di tutte le nostre funzioni psico-fisiche, può e deve rappresentare per ciascuno di noi un punto di riferimento cui aspirare, ma in pratica è difficilmente raggiungibile in pieno, per il fatto che, fin dal momento della nostra nascita, siamo condizionati al nostro interno da una serie di elementi fisiopatologici che "ereditiamo" dai nostri antenati.
Con una terminologia più attuale ed utile ai fini del nostro discorso, potremmo definire questi elementi, noti in Medicina col termine di "diatesi", e all' epoca di Hanemann col nome di "miasmi", come "FORZE ENERGETICHE FISIO-PATOLOGICHE" (vedremo poi il perché di questa definizione)
ESAMINEREMO MEGLIO SUCCESSIVAMENTE QUESTA TABELLA |
Si tratta essenzialmente delle tre principali modalità reattive dell'organismo individuate da Hanemann (psorismo, sicotismo e fluorismo o luesinismo) alle quali sono state successivamente aggiunte il "tubercolinismo" (L. Vannier), ed il "cancerinismo"in epoca più moderna: purtroppo la presenza anche di quest'ultima diatesi, mostra come nel corso degli anni, al progredire della ricerca medica non sia corrisposta fino ad oggi una riduzione dell'impatto di queste predisposizioni morbose (potremo dare in seguito anche una spiegazione di questo meccanismo).
Il primo tentativo di riequilibrio dell' omeostasi organica è costituito dallo psorismo o psora, che è una forza energetica ad azione "centrifuga" con la finalità di "scaricare all'esterno" il sovraccarico tossinico che si è andato accumulando nell'organismo nel corso degli anni: questa "eliminazione tossinica" può realizzarsi soprattutto in occasione delle cosiddette "malattie" a carattere acuto che riguardano la pelle o/e le mucose: queste manifestazioni sono spesso a carattere recidivante e si alternano tra di loro, a significare il loro scopo "eliminatorio".
Si può capire, secondo questa ottica, come in questa fase, un intervento "terapeutico"drastico, effettuato con terapie anti-reattive (cortisonici ecc.) se può apparire utile per l' eliminazione dei sintomi, in realtà risulti essere deleterio, perché ostacola il tentativo "eliminatorio" messo in atto dall'organismo per liberarsi delle proprie tossine endogene.
In questo modo si apre la strada alle patologie "interne": vedremo come l'organismo tenterà comunque di "isolare"la propria patologia in un singolo tessuto o organo, possibilmente "non vitale", di volta in volta diverso, ma sempre "più importante", che si "sacrificherà" per l'economia generale dell'organismo stesso.
Purtroppo non sempre ciò risulterà essere sufficiente per arrestare la progressione dello squilibrio interno venutosi a creare, anche perché il conseguente prolungato uso di terapie sintomatiche a dosaggi elevati, avrà l' effetto di determinare un ulteriore approfondimento della patologia, fino a forme sempre più gravi...
Ci rendiamo conto, dunque, della necessità di poter intervenire terapeuticamente in maniera diversa, con una terapia che anziché bloccare la sindrome reattiva dell' organismo, ne possa agevolare il compito, consentendo in tal modo il mantenimento dell' equilibrio omeostatico interno e quindi dello stato di salute.
Dobbiamo avere occhi per poter guardare la parte sommersa dell' iceberg, o le radici dell' albero (vedi post precedente) : è lì che le cose devono essere a posto.
Sono questi gli argomenti che dovremo poter sviluppare nei prossimi post.
Saluti e salute a tutti!
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