Alcuni autori identificano la diatesi fluorica con una costituzione a se stante: la costituzione fluorica, caratterizzata a livello fisico dalla presenza di asimmetrie ed alterazioni morfologiche dell' apparato osteo-articolare, quali esostosi, lassità dei legamenti articolari con tendenza alle distorsioni ed alle lussazioni, presenza di alterazioni sclerotiche e lesionali a livello dei vasi sanguigni e linfatici, degli organi e dei tessuti, ed a livello mentale tendenza all' aggressività o/e all' autolesionismo
Una "parola-chiave" della diatesi luesinica è "distruzione"; una seconda parola-chiave è sclerotizzazione. A livello fisico l' atteggiamento distruttivo dell' organismo si manifesta con lesioni dei tessuti e degli organi: un tipico esempio di ciò è l' ulcera vascolare agli arti inferiori, che consegue ad una infiammazione iniziale dei vasi sanguigni ed una successiva sclerosi ed insufficienza funzionale degli stessi: ciò comporta un ridotto apporto di ossigeno ed altri nutrienti ai tessuti, fino ad arrivare alla lesione ulcerativa.
Fenomeni lesionali si hanno anche a carico degli organi, laddove si assiste da una parte ad una alterata organizzazione strutturale del parenchima, o tessuto nobile, conseguente ad una disordinata proliferazione cellulare, e dall' altra alla sostituzione, che avviene sempre in maniera incoerente ed anarchica, del "tessuto nobile" con tessuto connettivale (processo di slerotizzazione). Conseguenza di tutto ciò sono gravi malattie degenerative e lesionali organiche, quali la cirrosi epatica (questi soggetti sono spesso anche etilisti), e/o processi tumorali.
Il processo di slerotizzazione dei vasi sanguigni arteriosi che portano il sangue al cervello ( arteriosclerosi cerebrale) comporta anche a livello di quest'organo la comparsa di fenomeni degenerativi e lesionali, ed a livello mentale l' "accecamento" del soggetto e la forza "distruttiva" che lo anima, lo può portare fino al suicidio, o/e ad un delirio maniacale di aggressività verso gli altri fino a giungere all'omicidio (vedi Hitler).
La diatesi fluorica, secondo alcuni autori, rappresenta la tappa finale di un percorso patologico
mediato dalle diatesi omeopatiche all' interno dell' organismo umano: da questo punto è davvero difficile tornare indietro. (in questo "percorso" viene aggiunta anche una quinta diatesi: il cancerinismo)
Da quanto detto finora, appare chiaro che i soggetti nel cui organismo è ben radicata questa diatesi, non si possono ritenere di certo fortunati, anche se, dal punto di vista dell' omeopatia, si è sempre in grado di intervenire terapeuticamente, soprattutto a livello preventivo, mediante l'uso di specifici "rimedi diatesici" o/e dei cosiddetti nosodi: è ciò che dovremo vedere successivamente nei prossimi post.
Saluti e salute a tutti
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