Impostiamo uno schema generale che riguarda le modalità fondamentali della "circolazione energetica" all'interno dell'organismo, nell'ambito delle 24 ore.
Ciascuno degli aspetti sotto evidenziati dovrà successivamente essere analizzato e specificato nel suo significato fisiopatologico e nelle sue implicazioni terapeutiche.
Ciascuno degli aspetti sotto evidenziati dovrà successivamente essere analizzato e specificato nel suo significato fisiopatologico e nelle sue implicazioni terapeutiche.
Secondo la MTC, l'energia nutritiva, che prendiamo giornalmente dal cielo (respirazione) e dalla terra (alimentazione), circola nei dodici canali energetici (meridiani) principali, seguendo un determinato percorso nelle 24 ore (12 ore cinesi: un'ora della tradizione orientale corrisponde a due ore occidentali)
La "circolazione energetica", così come rappresentata sopra, si svolge ininterrottamente nel circuito dei meridiani, ma presenta per ciascun meridiano, nell'arco della giornata, un periodo di massima attività, denominato "marea energetica", della durata di due ore "occidentali" (corrispondenti ad un'ora "orientale")
Nel ciclo giornaliero esiste anche un periodo di "minima attività" energetica per ogni meridiano; questo minimo energetico è contrapposto di dodici ore al periodo di marea energetica: per esempio per il meridiano del polmone la marea energetica si ha dalle 3 alle 5 del mattino, mentre l'orario del minimo energetico va dalle tre alle cinque di pomeriggio; la stessa contrapposizione di 12 ore tra massimo e minimo energetico giornaliero, vale per tutti gli altri meridiani principali, che sono collegati direttamente alle funzioni degli organi e dei visceri e quindi ai movimenti energetici.
Negli specchietti che seguono sono evidenziati questi aspetti:
Se andiamo a rivedere il primo schema di questo post, possiamo precisare meglio le modalità di svolgimento del "ciclo circadiano" (giornaliero) dell'energia:
tre peridromi energetici (giri completi dell'energia nel corpo) si succedono nelle 24 ore: ciascuno di questi peridromi è formato da quattro meridiani, che si passano l'un l'altro "il testimone" dell' energia,seguendo un percorso preciso: dal torace alla mano (meridiano yin), dalla mano alla testa (meridiano yang), dalla testa al piede (meridiano yang), dal piede al torace (meridiano yin).
Guardiamo il grafico seguente:
Come si vede, ciascuno dei tre peridromi è costituito da due meridiani yin "accoppiati" a due meridiani yang: i meridiani yin sono "legati" agli organi, i meridiani yang sono "legati" ai visceri. Ogni coppia di meridiani yin-yang appartiene ad un determinato movimento energetico: per esempio la coppia di meridiani polmone-grosso intestino appartiene al movimento energetico "metallo" e così via, come è evidenziato nello specchietto.
Riassumiamo, a titolo di esempio, la circolazione energetica del primo peridromo: il meridiano yin del polmone, "prende" l'energia da quest'organo nel torace e "la porta" verso la mano (bilateralmente), quindi "passa" l'energia al meridiano yang accoppiato,legato al viscere grosso intestino, che si porta nel suo percorso superficiale fino al viso; qui l'energia passa al meridiano yang legato al viscere stomaco, che attraversando tutto il corpo si porta fino al piede. A livello del piede l'energia passa al meridiano yin della milza,che è accoppiato al meridiano yang dello stomaco (movimento energetico terra) e raggiunge di nuovo il torace.
Da quì inizia, col meridiano yin del cuore, il secondo peridromo, costituito dai meridiani di cuore,intestino tenue, vescica e rene; segue quindi il terzo peridromo, secondo lo schema che vedete sopra (per ora "inquadriamo" soltanto l'argomento, senza approfondimenti che faremo in seguito).
Nello specchietto seguente è rappresentato il ciclo circadiano dell'energia, associato alla visualizzazione dei meridiani e degli organi e visceri correlati:
Vediamo ora un ultimo grafico:
Questo grafico ha lo scopo di evidenziare le variazioni "qualitative" dell'energia lungo il suo "percorso" quotidiano all'interno dell'organismo:
il torace, dove arrivano i meridiani yin del piede e da dove partono i meridiani yin della mano, può essere considerato il centro dell'energia yin; la testa, dove arrivano i meridiani yang della mano e da dove partono i meridiani yang del piede, rappresenta il centro dell'energia yang e quindi il massimo dell'energia potenziale dell'organismo; le mani ed i piedi sono le zone dove l'energia "cambia di polarità": dallo yin allo yang nelle mani, e dallo yang allo yin a livello dei piedi: in queste sedi l'energia è meno stabile e più suscettibile di intervento esterno.
Vedremo più in avanti le implicazioni pratiche di questi aspetti teorici.
Saluti e salute a tutti
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