domenica 20 ottobre 2013

TERRENO INDIVIDUALE E DIATESI OMEOPATICHE

Il comportamento fisiopatologico (in salute ed in malattia) del nostro organismo, dipende in buona parte da fattori congeniti, ed in parte minore da fattori che acquisiamo dagli interscambi relazionali con tutto ciò che ci circonda (ambiente in senso lato).
Parliamo per il momento dei fattori congeniti: essi sono rappresentati da un lato dalle costituzioni umane, che stiamo brevemente esaminando in questi post, e dall'altro lato dalle cosiddette diatesi omeopatiche, cioè da specifiche "modalià reattive", presenti in proporzioni diverse nelle varie costituzioni. Vediamo brevemente di che si tratta; se ricordate, abbiamo già accennato alla diatesi tubercolinica: essa corrisponde alla prevalenza di reazioni organiche di tipo ossidativo, che comportano una attivazione prolungata del nostro metabolismo. Per così dire, é come se il motore del nostro organismo fosse regolato sopra il minimo, e quindi fosse sempre "accelerato", su di giri. Ciò comporta una serie di conseguenze sia sul piano fisico che mentale, come tendenza al dimagrimento, alla facile stancabilità, ad infiammazioni delle ghiandole linfatiche (meccanismo attraverso il quale l'organismo cerca di mantenere il proprio equilibrio nei confronti delle aggressioni patologiche), ad aumento dell' attività della tiroide (la ghiandola che attiva il metabolismo), con conseguenti palpitazioni cardiache (tachicardia), stati d' ansia, insonnia, ecc.
 Quando l'organismo "cede"( passa alla fase astenica), avremo patologie da perdita di sostanza: disidratazione, demineralizzazione (per es. osteoporosi), fino ad arrivare a fenomeni lesionali (ulcerazioni, ecc.)
La diatesi tubercolinica é propria della costituzione fosforica, ma può essere presente, anche se in proporzione minore, nelle altre costituzioni. In realtà ogni diatesi può essere presente in ogni costituzione, ma esiste una gerarchia per cui ciascuna costituzione ha la sua diatesi principale, di base, mentre le altre possono intervenire, per così dire, come diatesi secondarie.
Per schematizzare:
la "tubercolinica" é la diatesi di base per il fosforico; a seguire la diatesi fluorica e la psorica
la "psorica" é la diatesi di base per il sulfurico; a seguire la fluorica e la tubercolinica; ancora
la "psorica" é la diatesi di base per il carbonico; a seguire la sicotica e la fluorica.
Abbiamo dunque una spora carbonica ed una spora sulfurica: la differenza tra le due sta nella diversa durata della fase di stenicità, che come sappiamo è più lunga nel sulfurico, anziché nel carbonico


RICORDIAMO  CHE L'ENDOBLASTA E' IL CARBONICO, IL MESOBLASTA E' IL SULFURICO E  L'ECTOBLASTA E' IL FOSFORICO (IN BLU A FASE STENICA ED IN ROSSO LA FASE ASTENICA)

Cominciamo ad interessarci ora della diatesi psorica o PSORISMO.
La "parola-chiave" di questa diatesi é "ELIMINAZIONE": l' organismo utilizza una modalità reattiva che consiste nel veicolare verso l'esterno, attraverso la pelle e le mucose dell'apparato digerente, urinario e respiratorio, i prodotti di rifiuto derivanti dall' impatto con cause patologiche di origine esterna (batteri, virus, miceti, parassiti, tossine alimentari, respiratorie ecc.), o interna all'organismo stesso (ad esempio patologie metaboliche come il diabete, l' ipercolesterolemia, l' iperuricemia, ecc.)
Questa fase di eliminazione comporta la comparsa di infiammazioni localizzate per l'appunto a livello della pelle e delle mucose: dermatiti accompagnate da prurito (sintomo che invoglia a grattarsi e con ciò ad aiutare la desquamazione delle cellule epidermiche superficiali, che portano via con se per es. cataboliti solforati, ecc); a questi episodi dermatologici si alternano spesso gastroenteriti, con diarrea e/o vomito (che rappresentano altrettanto validi meccanismi eliminativi), ed infiammazioni recidivanti dell' albero respiratorio (spesso facilmente "etichettate" come asma allergico), e delle vie urinarie (cistiti recidivanti dove spesso l'urinocoltura risulta essere "negativa"). In poche parole, l'organismo reagisce alle aggressioni cercando di eliminare i prodotti tossici; se noi ci affrettiamo a bloccare questi sintomi eliminatori con una terapia anti-reattiva, e lo facciamo ripetutamente ogni qualvolta questi sintomi sono costretti a ripresentarsi, ecco che in realtà, al di là di apparenti "guarigioni" transitorie, stiamo respingendo all' interno la patologia ed in tal modo stiamo allargando la strada lungo la quale il nostro organismo raggiungerà più facilmente la sua fase astenica, di cedimento.

Con queste "dolenti note"per ora mi fermo, invitando tutti (compresi i signori medici) ad un piccolo momento di riflessione: almeno nei confronti di certi disturbi, definiti come funzionali (che cioè non esprimono una lesione, ma molto probabilmente rispondono alla logica che ho qui cercato di chiarire), vale la pena di ricorrere alla terapia omeopatica che, come vedremo, aiuta l'organismo a compiere bene il suo dovere (va nello stesso senso, nella stessa stessa direzione dell' organismo): in questo modo, oltre a controllare il fatto acuto, riusciremo realmente a ridurre il rischio di successivi guai più grossi per l'organismo stesso.
 "In subordine", asteniamoci in questi casi da terapie "aggressive", che più che risultare utili, possono alla lunga rivelarsi dannose.
Ricordiamo sempre l' insegnamento di Ippocrate, padre della medicina classica: "primum non nocere"




Saluti e salute a tutti

sabato 19 ottobre 2013

RIEPILOGO PER IMMAGINI DELLE COSTITUZIONI-BASE:


UNA FAMIGLIA DI CARBONICI, COMPRESO IL GATTO!
UN  CLASSICO SULFURICO
IL CORDOBLASTA ( SULFURICO MAGRO)

UN FOSFORICO MOLTO PARTICOLARE!


SIETE D'ACCORDO?

Saluti e salute a tutti

giovedì 10 ottobre 2013

COME PREVENIRE L'INFLUENZA CON L'OMEOPATIA, IN MANIERA SEMPLICE ED EFFICACE, EVITANDO LA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE

Fate sciogliere sotto la lingua, ogni quindici giorni, da metà ottobre a fine marzo, il contenuto di un tubo-dose di oscillococcinum. Occorre dunque procurarsi due confezioni da sei dosi

Con questo semplice sistema il sottoscritto da molti anni ha evitato di ammalarsi di influenza.
Per essere più esatti ho anche cercato, durante la stagione invernale, di tenere le mie estremità inferiori sempre "calde" e "asciutte": è da lì infatti che partono i "meridiani yin del piede"attraverso i quali le "energie patogene esterne freddo ed umidità"si insinuano nel nostro organismo.

mercoledì 9 ottobre 2013

Agopuntura: i movimenti energetici 3

RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEI CINQUE MOVIMENTI, CON I LORO "INSIEMI ENERGETICI"
 E DEI CICLI "DI GENERAZIONE" E "DI CONTROLLO" CHE LI REGOLANO

Questo schema sintetizza la teoria agopunturale dei cinque movimenti e della loro regolarizzazione interna: non spaventatevi, non tutto ciò che vi è rappresentato ci interessa in questo momento; si tratta solo di avere un'idea di come "si ragiona" in medicina energetica. Come vedete, abbiamo cinque ideogrammi con accanto il corrispondente "nome occidentale"(legno, fuoco, terra, metallo, acqua) , che possiamo considerare come cinque cartelle di windows. Queste cartelle contengono ciascuna una serie di elementi, interni ed esterni all'organismo, apparentemente estranei l'un l'altro, ma in realtà accomunati dal fatto di essere sintonizzati, per così dire, su una stessa frequenza d'onda energetica e quindi di entrare in risonanza tra di loro. Questi elementi raggruppati insieme vengono denominati insiemi energetici. Ogni movimento energetico presenta un proprio caratteristico insieme energetico (riferimento geografico, stagione, clima, colore, sapore, organo,viscere, tessuto dell'organismo, organo di senso, aspetto emotivo): questi diversi elementi viaggiano su una stessa lunghezza d'onda, data dalla specifica modalità di reattività energetica di un determinato movimento.
In pratica, il movimento "legno",per esempio, è un movimento energetico di crescita, di ascesa (dallo yin verso lo yang): questo movimento energetico in natura è proprio dell' est, dove sorge il sole (crescita energetica dallo yin della notte verso lo yang del giorno), è proprio della primavera (dallo yin dell'inverno verso lo yang dell'estate),, presenta come energia atmosferica il vento, che è tipico della primavera; come energia luminosa presenta il colore verde che invade la natura in primavera; in questa fase, l'organismo umano per tonificarsi necessita di moderate quantità di sapore acre (il sapore rappresenta l'energia degli alimenti); la "coppia organo(yin)-viscere(yang) coinvolta in questo movimento energetico è data dal fegato e dalla cistifellea, il tessuto dell'organismo interessato è quello muscolare, l'organo di senso è costituito dalla vista (occhi); l'energia mentale è la presa di coscienza
(ma bisogna stare attenti agli scatti d'ira, determinati dal"vento interno":vedremo).
 Il movimento immediatamente successivo al legno, è quello del fuoco (ricordiamo che questi termini vanno interpretati in chiave simbolica). In questo movimento l'energia è in fase di massima espressione (yang di yang). Segue il movimento "terra": distribuzione dell'energia nutritiva; quindi viene il momento di  chiamata a raccolta (passaggio dallo yang verso lo yin) dell'energia: movimento metallo. L'ultimo movimento del ciclo energetico yin/yang, è quello della concentrazione, della conservazione dell'energia (yin di yin): il movimento dell' acqua. Inizia quindi immediatamente un nuovo ciclo energetico, dal momento che nel massimo yin  c'è già il seme dello yang, come nel massimo yang c'è il seme dello yin. Ciò vuol dire che nel momento stesso in cui una polarità energetica raggiunge la sua massima espressione, comincia subito l'incremento energetico graduale della polarità energetica complementare:

IL PUNTINO BIANCO AL CENTRO DEL MASSIMO   YIN  RAPPRESENTA IL SEME DELLO YANG
IL PUNTINO NERO AL CENTRO DEL MASSIMO YANG RAPPRESENTA IL SEME DELLO YIN

Ora esaminiamo più da vicino il movimento energetico "fuoco":

IDEOGRAMMA DEL MOVIMENTO "FUOCO"
Si tratta dell'energia nella sua massima espressività yang (yang di yang) ; lo yin è presente in proporzione minima, e proprio da questo momento comincerà a crescere progressivamente (vedi sopra).  La stagione corrispondente è l' estate, la regione geografica è il sud, l'ora del giorno corrisponde alle 12 a.m., quando il sole è allo zenit; l' energia in causa è il calore: calore ambientale e calore
dell' organismo ("clima interno"). La "parola chiave" che esprime e riassume la modalità energetica caratteristica di questo movimento, è ESPANSIONE: l'energia yang, giunta al suo massimo grado, tende a diffondersi all'esterno (pensiamo all'esempio quotidiano dell'acqua bollente che diffonde il suo vapore). Il soggetto che corrisponde a questo movimento è emotivamente espansivo, caloroso, solare, "ridente"anche nel timbro della voce. La gioia è l'emozione predominante; il cuore, unitamente all'intestino tenue come viscere associato (coppia yin-yang organo-viscere), è l' organo interessato (ricordiamo che anche la gioia eccessiva è un'emozione che può essere nociva per il cuore); il colore predominante è il rosso, colore "caldo" per eccellenza, che è anche il colore del sangue. I soggetti "fuoco", presentano un colorito rossastro della pelle, sono "sanguigni", tendono ad avere la pressione del sangue alta: il tessuto organico coinvolto in questo movimento energetico è rappresentato dal vasi sanguigni. Questi soggetti soffrono molto il caldo, ma sopportano molto bene il freddo. Il sapore che, assunto con moderazione, tonifica l'organismo in estate è l'amaro; l'organo di senso interessato è il tatto.
Mi riservo di descrivere brevemente gli altri tre movimenti energetici nei prossimi post.

Adesso voglio cominciare ad introdurre un'altro aspetto molto importante, legato ai meccanismi mediante i quali i movimenti energetici si influenzano tra di loro per garantire una corretta fisiologia energetica dell'organismo: si tratta del ciclo di generazione e del ciclo di controllo o inibizione:




Il ciclo di generazione, detto anche ciclo "madre-figlio", è rappresentato nello schema dalle frecce che costituiscono il cerchio esterno: simbolicamente il legno genera il fuoco (perché lo alimenta), il fuoco genera la terra (forma la cenere che alimenta la terra), la terra genera il metallo (i minerali in essa contenuti), il metallo genera l'acqua (dalla reazione riduttiva dei minerali con l'ossigeno, si formano gli idrogenioni dell'acqua); l'acqua, l'acqua genera il legno (consente la vita delle piante e degli alberi).
Esiste un secondo ciclo, detto di controllo, rappresentato dalle frecce interne,che danno forma ad una stella a cinque punte: in questo ciclo, detto anche nonno-nipote, ogni movimento tende ad inibire, a frenare il secondo movimento che lo segue: il legno (leggi: gli alberi) controlla la terra perché la ricopre e se ne nutre; il fuoco controlla il metallo perché lo fonde; la terra controlla l'acqua perché la argina; il metallo controlla il legno perché  lo taglia; l'acqua controlla il fuoco perché lo spegne.
Queste espressioni simboliche potrebbero sembrare prive di importanza, mentre invece risultano molto utili anche nella pratica quotidiana: per fare un esempio comune, nel caso di un'infiammazione acuta, conseguente per esempio ad un trauma esterno (patologia di tipo yang) dobbiamo necessariamente spegnere il fuoco dell'infiammazione con l'acqua: applicazioni  di freddo, di ghiaccio, ecc.
Se applicassimo del calore, per esempio una borsa di acqua calda, peggioreremmo la situazione).
Questo semplice esempio non esaurisce certamente la tematica delle interazioni energetiche cui ho appena accennato, che necessitano di un doveroso approfondimento, ma da quanto detto oggi penso che si cominci ad intuire come l'agopuntura si può fare anche senza aghi (...)
Saluti e salute a tutti.



lunedì 7 ottobre 2013

omeopatia: terreno individuale 3

 Ogni individuo presenta una fase stenica, cioè di resistenza, di forza fisica, ed una successiva fase astenica, di indebolimento o di cedimento di questa forza. Nei soggetti definiti astenici, la fase di minore resistenza fisica si realizza abbastanza precocemente: ciò avviene prevalentemente negli endoblasti (carbonici) e negli ectoblasti (fosforici); i soggetti più resistenti sono i mesoblasti (sulfurici). Rifacendoci all' embriologia, ciò dovrebbe risultare abbastanza chiaro: infatti il sistema locomotore (muscoli scheletrici e scheletro) ed il sistema cardiovascolare che, unitamente alle ghiandole surrenali (produttrici di cortisolo nella loro parte corticale) consentono di mantenerci in forma, derivano dal foglietto embrionale mesodermico, che è più sviluppato nel mesoblasta, e più carente tanto nell'endoblasta, quanto nell'ectoblasta. Dunque il fosforico è un longilineo astenico, il carbonico è un brevilineo astenico, il sulfurico è un brevilineo stenico, ed il muriatico o sulfurico magro (di cui parleremo in seguito) è un longilineo stenico.

LA FASE DI STENICITA' E' DI COLORE BLU, LAFASE DI ASTENICITA' E' DI COLORE ROSSO



SCHEMA DELLA MORFOLOGIA DELLE COSTITUZIONI OMEOPATICHE: da sinistra verso destra abbiamo il CARBONICO o ENDOBLASTA o BREVILINEO ASTENICO o LINFATICO TORPIDO; segue il SULFURICO  GRASSO  o MESOBLASTA o BREVILINEO STENICO o SANGUIGNO; poi c'è il FOSFORICO o LONGILINEO ASTENICO o ECTOBLASTA o NERVOSO; abbiamo infine, all'estrema destra, il CORDOBLASTA o SULFURICO MAGRO o MURIATICO o BILIOSO o LONGILINEO STENICO.  
              

Il nostro soggetto CARBONICO, dal punto di vista morfologico presenta una testa rotondeggiante, di aspetto infantile, sguardo poco espressivo, collo corto e grosso, torace corto e svasato alla base, addome globoso, arti piuttosto corti e tozzi, muscoli poco evidenti, coperti da pannicolo adiposo; cammina lentamente, "di tallone"; ha gesti lenti e misurati, scarsa resistenza allo sforzo, circolazione linfatica rallentata; mentalmente è calmo, apatico, sonnolento, rinunciatario, ma è anche preciso, diligente, metodico, paziente: ama stare con poche persone, parla poco e solo di ciò che lo interessa; è regolato dalla legge del minimo sforzo; ha una intelligenza analitica e concreta, ha bisogno di tempo per pensare e riflettere.
Tende all'obesità, a malattie come il diabete, l'ipercolesterolemia, l'arteriosclerosi e in generale le sclerosi d'organo.
In estrema sintesi, il carbonico metabolizza lentamente a tutti i livelli (fisico, funzionale e mentale), "brucia lentamente": ha una combustione lenta ma piuttosto costante, proprio come il carbone.
Parlando del soggetto fosforico nel post precedente, avevamo accennato all'influenza che esercitava su di esso la diatesi omeopatica tubercolinica. Dovremmo ora esaminare l'influenza delle diatesi omeopatiche sulla costituzione carbonica.
 Ma forse è meglio fare un passo indietro, per chiarire il significato generale ed il ruolo giocato da queste diatesi, che abbiamo anche definito forze energetiche fisiopatologiche, nel determinismo del terreno individuale; ci resterà inoltre di parlare della costituzione sulfurica e della costituzione cosiddetta muriatica (cordoblasta) per completare l'esame dello schema dei modelli di costituzione umana che ho inserito sopra. Tutto ciò sarà fatto gradualmente nei prossimi post. Abbiate pazienza, siate anche voi un po' "carbonici".
Saluti e salute a tutti.

domenica 6 ottobre 2013

OMEOPATIA E POLITICI...


UN TIPICO CARBONICO




UN TIPICO SULFURICO




UN TIPICO FOSFORICO

in omeopatia l'artista è fosforico


saluti e salute a tutti

AGOPUNTURA: i movimenti energetici 2


 Nello schema immediatamente sovrastante, i trattini che contornano la ruota dello yin e dello yang (denominati in agopuntura trigrammi), rappresentano i diversi gradi di intensità dell'energia: dal massimo yang (o yang di yang), rappresentato da tre coppie di trattini  sovrapposti, al massimo yin (o yin di yin) rappresentato da tre trattini continui sovrapposti. Tra questi due poli opposti sono presenti delle fasi graduali di transizione dal massimo yang verso il mazzimo yin, e viceversa. 
 Questo schema, nella tradizione orientale, è la rappresentazione della realtà naturale, ed è alla base della teoria e della pratica dell'agopuntura. Ricordiamo che il pensiero orientale è sintetico ed analogico, per cui tutto ciò che avviene in natura, avviene anche nell'uomo, microcosmo nel macrocosmo e sintesi di tutto il creato. 
Nel nei ching, che possiamo considerare come il primo trattato di agopuntura, leggiamo: dall' uno (il soffio originario di energia vitale) nasce il due (il cielo: energia yang, e la terra: energia yin); dal due nasce il tre (nell' uomo, posto tra cielo e terra, confluiscono l' energia yang e l' energia yin); dal tre nascono i centomila esseri (la scrittura orientale è composta da ideogrammi e dunque il linguaggio orientale tradizionale è di tipo simbolico, fatto per immagini).
In pratica, se ci spostiamo allo schema posto più in alto, che interessa più in particolare l'organismo umano, notiamo cinque ruote più piccole, cinque cerchi (per gli orientali il cerchio è il simbolo della perfezione) cinque settori (possiamo considerare ciascuno di essi come una cartella di windows), denominati simbolicamente legno, fuoco, terra, metallo, acqua. In ognuna di queste cartelle sono contenuti un insieme di elementi: ad esempio nella cartella del legno troviamo scritto fegato, vescica biliare, muscoli, e possiamo aggiungere occhi, vista, calma o ira, verde, acre o acido, vento, primavera, est. Tutti questi elementi, alcuni dei quali a prima vista sembrerebbero non avere nulla da spartire con gli altri, sono in realtà accomunati dalla loro appartenenza a uno stesso movimento energetico, in questo caso quello del legno, con riferimento alla vegetazione che cresce e rinverdisce in primavera. 
Per fare un esempio delle relazioni che si determinano tra ambiente esterno ed organismo, notiamo che in primavera  predomina l'elemento climatico vento, energia esterna che, se in eccesso, può colpire il nostro organismo nel settore energetico del fegato, attraverso il meridiano della vescica biliare, che è il viscere accoppiato fisiologicamente ed energicamente a quest'organo. Su questo meridiano, a livello della zona del collo, esistono specifici punti di agopuntura denominati punti vento. L'aggressione di questi punti comporta una serie di disturbi, come torcicollo, contratture muscolari, vertigini, cefalea ecc., detti appunto disturbi da vento esterno in eccesso, che va ad alimentare il  vento interno dell'organismo (ad ogni elemento climatico esterno corrisponde dal punto di vista energetico un analogo elemento interno all'organismo, per cui parliamo anche di calore interno, si umidità interna, di secchezza interna, di freddo interno). In natura come nell'organismo umano, parliamo di movimento energetico del legno quando ci riferiamo ad un tipo di energia che cresce, che va verso l'alto, che procede in maniera discontinua, a scatti, a folate, proprio come il vento; un eccesso di questo tipo di energia si può per esempio manifestare dal punto di vista mentale con accessi di collera, mentre la calma è l'energia mentale fisiologica di questo settore
Ogni movimento energetico comprende dunque un insieme di strutture legate energicamente tra di loro,  che costituiscono un insieme energetico. L'insieme energetico è dato da una coppia organo-viscere (yin-yang), da un tessuto organico, da un organo di senso, da un aspetto emotivo e mentale; ogni insieme energetico può essere influenzato positivamente o negativamente, da un particolare elemento climatico esterno e/o da un particolare colore (energia della luce) o sapore (energia degli alimenti). L'insieme energetico del movimento del legno è dato dalla coppia  organo(yin)-viscere(yang): fegato-cistifellea, dal tessuto muscolare, dagli occhi e dall' organo di senso dellavista, dal mantenimento o perdita del controllo psico-emozionale; il colore che influenza direttamente questo settore energetico è il verde, il sapore è l'acre.
I cinque movimenti energetici sono strettamente collegati tra di loro, tramite due meccanismi denominati rispettivamente di generazione e di controllo: di questi meccanismi e naturalmente delle caratteristiche energetiche degli altri quattro movimenti parleremo nei prossimi post.

saluti e salute a tutti