martedì 24 dicembre 2013

IL SOGGETTO "CARBONICO"

Questo biotipo è "a lenta carburazione": presenta un metabolismo in cui prevalgono i processi organici riduttivi su quelli ossidativi, con tendenza all' idrogenoidismo (cioè alla ritenzione idrica) ed all' accumulo nei tessuti di metaboliti e cataboliti. La forza energetica fisiopatologica sicotica, spesso presente in questi soggetti, induce la produzione di formazioni localizzate, a carattere benigno, "frutto", per così dire dell'accumulo e dell' isolamento di sostanze tossiche di vario genere, che l'organismo non riesce a smaltire diversamente. Altre volte, invece, sotto la spinta della forza energetica fisio-patologica psorica, anch'esessa attiva presso questo biotipo, si hanno manifestazioni cutanee e mucose recidivanti (tipo eczemi e diarree), che rappresentano un ulteriore tentativo di eliminazione delle tossine e dei prodotti di rifiuto organico.




Il carbonico è spesso di bassa statura, ingrassa facilmente, con accumulo di grasso al bacino, all'addome, nella zona mammaria, al collo ed alle guance; la muscolatura è ipotonica ed il grasso è di tipo flaccido ( non tonico come nel sulfurico ); è sedentario, pigro, mentalmente metodico, ordinato, preciso.
Tende alle malattie "metaboloche" (diabete, ipercolesterolemia, steatosi epatica ecc.), alla ritenzione idrica, al rallentamento della circolazione venosa e linfatica, all' arteriosclerosi, ed alla sclerosi d'organo (miocardioscerosi ecc.).
Le diatesi omeopatiche prevalenti nel CARBONICO sono la SICOSI e la PSORA.
Il rimedio omeopatico costituzionale di base (vedremo meglio questo concetto in seguito) del carbonico è CALCAREA CARBONICA.

Ritengo che il soggetto carbonico sia quello più idoneo ad interpretare ed applicare la "massima" della Scuola Medica Salernitana: "POST PRANDIUM AUT STABIS AUT LENTO PEDE DEAMBULABIS IN ORTO".

                                                       BUON NATALE!

Saluti e salute a tutti.

venerdì 13 dicembre 2013

LA "CIRCOLAZIONE QUOTIDIANA DELL'ENERGIA" NEL CORPO UMANO


Impostiamo uno schema generale che riguarda le modalità fondamentali della "circolazione energetica" all'interno dell'organismo, nell'ambito delle 24 ore.
Ciascuno degli aspetti sotto evidenziati dovrà successivamente essere analizzato e specificato nel suo significato fisiopatologico e nelle sue implicazioni terapeutiche.

Secondo la MTC, l'energia nutritiva, che prendiamo giornalmente dal cielo (respirazione) e dalla terra (alimentazione), circola nei dodici canali energetici (meridiani) principali, seguendo un determinato percorso nelle 24 ore (12 ore cinesi: un'ora della tradizione orientale corrisponde a due ore occidentali)

La "circolazione energetica", così come rappresentata sopra, si svolge ininterrottamente nel circuito dei meridiani, ma presenta per ciascun meridiano, nell'arco della giornata, un periodo di massima attività, denominato "marea energetica", della durata di due ore "occidentali" (corrispondenti ad un'ora "orientale")




Nel ciclo giornaliero esiste anche un periodo di "minima attività" energetica  per ogni meridiano; questo minimo energetico è contrapposto  di dodici ore al periodo di marea energetica: per esempio per il meridiano del polmone la marea energetica si ha dalle 3 alle 5 del mattino, mentre l'orario del minimo energetico va dalle tre alle cinque di pomeriggio; la stessa contrapposizione di 12 ore tra massimo e minimo energetico giornaliero, vale per tutti gli altri meridiani principali, che sono collegati direttamente alle funzioni degli organi e dei visceri e quindi ai movimenti energetici.

Negli specchietti  che seguono sono evidenziati questi aspetti:











Se andiamo a rivedere il primo schema di questo post, possiamo precisare meglio le modalità di svolgimento del "ciclo circadiano" (giornaliero) dell'energia:
 tre peridromi energetici (giri completi dell'energia nel corpo) si succedono nelle 24 ore: ciascuno di questi peridromi è formato da quattro meridiani, che si passano l'un l'altro "il testimone" dell' energia,seguendo un percorso preciso: dal torace alla mano (meridiano yin), dalla mano alla testa (meridiano yang), dalla testa al piede (meridiano yang), dal piede al torace (meridiano yin).







Guardiamo il grafico seguente:
Come si vede, ciascuno dei tre peridromi è costituito da due meridiani yin "accoppiati" a due meridiani yang: i meridiani yin sono "legati" agli organi, i meridiani yang sono "legati" ai visceri. Ogni coppia di meridiani yin-yang appartiene ad un determinato movimento energetico: per esempio la coppia di meridiani polmone-grosso intestino appartiene al movimento energetico "metallo" e così via, come è evidenziato nello specchietto.
Riassumiamo, a titolo di esempio, la circolazione energetica  del primo peridromo: il meridiano yin del polmone, "prende" l'energia da quest'organo nel torace e "la porta" verso la mano (bilateralmente), quindi "passa" l'energia al meridiano yang accoppiato,legato al viscere grosso intestino, che si porta nel suo percorso superficiale fino al viso; qui l'energia passa al meridiano yang legato al viscere stomaco, che attraversando tutto il corpo si porta fino al piede. A livello del piede l'energia passa al meridiano yin della milza,che è accoppiato al meridiano yang dello stomaco (movimento energetico terra) e raggiunge di nuovo il torace.
Da quì inizia, col meridiano yin del cuore, il secondo peridromo, costituito dai meridiani di cuore,intestino tenue, vescica e rene; segue quindi il terzo peridromo, secondo lo schema che vedete sopra (per ora "inquadriamo" soltanto l'argomento, senza approfondimenti che faremo in seguito).

Nello specchietto seguente è rappresentato il ciclo circadiano dell'energia, associato alla visualizzazione dei meridiani e degli organi e visceri correlati:





Vediamo ora un ultimo grafico:


Questo grafico ha lo scopo di evidenziare le variazioni "qualitative" dell'energia lungo il suo "percorso" quotidiano all'interno dell'organismo: 
il torace, dove arrivano i meridiani yin del piede e da dove partono i meridiani yin della mano, può essere considerato il centro dell'energia yin; la testa, dove arrivano i meridiani yang della mano e da dove partono i meridiani yang del piede, rappresenta il centro dell'energia yang e quindi il massimo dell'energia potenziale dell'organismo; le mani ed i piedi sono le zone dove l'energia "cambia di polarità": dallo yin allo yang nelle mani, e dallo yang allo yin a livello dei piedi: in queste sedi l'energia è meno stabile e più suscettibile di intervento esterno. 
Vedremo più in avanti le implicazioni pratiche di questi aspetti teorici.

Saluti e salute a tutti

sabato 7 dicembre 2013

DIATESI OMEOPATICHE 4

La diatesi omeopatica o FEFP (forza energetica fisio-patologica) fluorica o luesinica (in un prossimo post vedremo il significato delle denominazioni di tutte le diatesi omeopatiche) determina nell'organismo umano un tipo di reattività, incoerente e disordinata, che potremmo definire "anarchica".

Alcuni autori identificano la diatesi fluorica con una costituzione a se stante: la costituzione fluorica, caratterizzata a livello fisico dalla presenza di asimmetrie ed alterazioni morfologiche dell' apparato osteo-articolare, quali esostosi, lassità dei legamenti articolari con tendenza alle distorsioni ed alle lussazioni, presenza di alterazioni sclerotiche e lesionali a livello dei vasi sanguigni e linfatici, degli organi e dei tessuti, ed a livello mentale tendenza all' aggressività o/e all' autolesionismo

Una "parola-chiave" della diatesi luesinica è "distruzione"; una seconda parola-chiave è sclerotizzazione. A livello fisico l' atteggiamento distruttivo dell' organismo si manifesta con lesioni dei tessuti e degli organi: un tipico esempio di ciò è l' ulcera vascolare agli arti inferiori, che consegue ad una infiammazione iniziale dei vasi sanguigni ed una successiva sclerosi ed insufficienza funzionale degli stessi: ciò comporta un ridotto apporto di ossigeno ed altri nutrienti ai tessuti, fino ad arrivare alla lesione ulcerativa.
Fenomeni lesionali si hanno anche a carico degli organi, laddove si assiste da una parte ad una alterata organizzazione strutturale del parenchima, o tessuto nobile, conseguente ad una disordinata proliferazione cellulare, e dall' altra alla sostituzione, che avviene sempre in maniera incoerente ed anarchica, del "tessuto nobile" con tessuto connettivale (processo di slerotizzazione). Conseguenza di tutto ciò sono gravi malattie degenerative e lesionali organiche, quali la cirrosi epatica (questi soggetti sono spesso anche etilisti), e/o processi tumorali.
Il processo di slerotizzazione dei vasi sanguigni arteriosi che portano il sangue al cervello ( arteriosclerosi cerebrale) comporta anche a livello di quest'organo la comparsa di fenomeni degenerativi e lesionali, ed a livello mentale l' "accecamento" del soggetto e la forza "distruttiva" che lo anima, lo può portare fino al suicidio, o/e  ad un delirio maniacale di aggressività verso gli altri fino a giungere all'omicidio (vedi Hitler).

La diatesi fluorica, secondo alcuni autori, rappresenta la tappa finale di un percorso patologico
mediato dalle diatesi omeopatiche all' interno dell' organismo umano: da questo punto è davvero difficile tornare indietro. (in questo "percorso" viene aggiunta anche una quinta diatesi: il cancerinismo)





Da quanto detto finora, appare chiaro che i soggetti nel cui organismo è ben radicata questa diatesi, non si possono ritenere di certo fortunati, anche se, dal punto di vista dell' omeopatia, si è sempre in grado di intervenire terapeuticamente, soprattutto a livello preventivo, mediante l'uso di specifici "rimedi diatesici" o/e dei cosiddetti nosodi: è ciò che dovremo vedere successivamente nei prossimi post.

Saluti e salute a tutti

domenica 1 dicembre 2013

AGOPUNTURA: significato dei "trigrammi" in MTC





IN M.T.C. LA "RUOTA" DELLO YIN E DELLO YANG E GLI OTTO TRIGRAMMI SINTETIZZANO TUTTA LA REALTA'



 Tento una sintetica spiegazione "di base" sul significato dei TRIGRAMMI:

come potete osservare nei due grafici sopra, di cui per il momento vi invito a prendere in maggiore considerazione il secondo, meno completo del primo ma visivamente più "inquadrabile", un trigramma è formato da tre linee sovrapposte; ognuna di queste linee può essere continua o interrotta: la linea continua (un trattino) rappresenta lo YANG, mentre la linea interrotta (due trattini affiancati) rappresenta lo YIN (vedremo in seguito perché). Sovrapponendo a tre a tre questi due tipi di linee, avremo otto possibili combinazioni, cioè otto trigrammi, che vengono collegati ai cinque movimenti ed insiemi energetici.

Ma qual' è il senso di tutto ciò? Cercherò di chiarirmi meglio:

riferiamoci  alla realtà che ci circonda e consideriamo "per comodità di studio" i punti cardinali, che "al gran completo" risultano essere otto (guardateli nel grafico qui sopra): vedrete pure che ad ogni punto cardinale corrisponde un determinato trigramma. 

Consideriamo, per esempio, il trigramma corrispondente al sud. Se ricordate quanto detto precedentemente riguardo ai movimenti ed agli insiemi energetici, il SUD appartiene all'insieme energetico del FUOCO, che rappresenta l'energia YANG al massimo grado: grande yang o yang di yang. Osserviamo il trigramma corrispondente a questo elemento e vediamo che esso è formato da due linee esterne continue, a rappresentare lo yang che si espande, e due trattini centrali (linea discontinua) a rappresentare lo yin interno che alimenta lo yang (la legna che alimenta il fuoco: pensate anche ad un camino col fuoco acceso). Al contrario il trigramma corrispondente al NORD, movimento ACQUA è formato da due trattini esterni yin ed una linea continua centrale yang (yang nello yin: pensate anche ad un fiume che scorre tra le due rive). 

Un altro esempio: il trigramma corrispondente al cielo, sede e fonte dello yang, è rappresentato da tre linee continue sovrapposte, mentre il trigramma corrispondente alla terra, sede e fonte dello yin, è rappresentato da tre linee discontinue sovrapposte (sei trattini sovrapposti due a due): il cielo (yang) "emana" energia,è un "continuum" energetico come la linea che lo rappresenta; la terra (yin, ricettiva)  si pone in mezzo al cielo, per cui ne interrompe la linea, rendendola discontinua.

Come sempre, il "linguaggio orientale" si mostra ad un tempo tecnico (i trigrammi si rifanno al sistema matematico "binaro" 010) e simbolico. Davvero una bella sintesi! 

Come al solito non intendo esaurire subito l'argomento, ma dare solo una visione generale, da approfondire per gradi, per rendere il discorso meno pesante e più assimilabile da parte di chi abbia naturalmente interesse ad aprirsi a queste "stranezze".

Voglio comunque aggiungere subito che, anche se per il momento non si vede ancora bene come, tutti questi aspetti della MTC non sono pure speculazioni teoriche, ma hanno anche una grande rilevanza pratica,  come quando si abbia necessità di approntare una valida (ed efficace) strategia terapeutica, in caso di quadri patologici complessi.

Saluti e salute a tutti