martedì 7 aprile 2015

OMEOPATIA: l' omeostasi "individualizzata"



DAVIDE DI MICHELANGELO: L' ARMONIA DELLE FORME

L' omeostasi ideale, cioè il perfetto equilibrio di tutte le funzioni organiche in qualsiasi condizione di modificazione ambientale, rimane un punto di riferimento teorico al quale poter guardare, ma in realtà è difficilmente realizzabile "tout court".

I soggetti che meglio degli altri possono avvicinarsi a questo perfetto equilibrio fisiologico, sono quelli che abbiamo precedentemente definito cordoblasti: in essi lo sviluppo equilibrato dei foglietti embrionali durante la vita intrauterina, porta all' equilibrio ed all' armonia delle forme e delle funzioni nella vita post-natale.

Gli altri biotipi (endoblasti, mesoblasti, ectoblasti) presenteranno una maggiore variabilità individuale  nel controllo e nella regolazione delle proprie funzioni e nell' adattamento alle variazioni ambientali, dipendente dal loro particolare assetto psico-neuro-endocrino.

 Cominciamo intanto ad analizzare la struttura ed il funzionamento "standard" del sistema neuro-endocrino: il "perno centrale" di questo sistema è costituito dall' ipotalamo e dall' ipofisi, che nella loro interrelazione formano l' asse ipotalamo-ipofisario:




L'ipotalamo è una struttura del sistema nervoso centrale e riceve stimoli da tutte le altre parti del cervello, mentre l'ipofisi sta "a cavallo" ( guarda caso la sua sede anatomica è denominata "sella turcica") tra il S.N.C. ed il sistema endocrino (ormonale) di cui rappresenta il "direttore d' orchestra": è dunque nell' interconnessione anatomica e funzionale tra queste due strutture che si realizza il "trait d'union" attraverso il quale il cervello (emozionale e psico-cognitivo) influenza e condiziona il sistema ormonale, e cioè la produzione degli ormoni da parte delle ghiandole endocrine.

Nel video seguente è messa in evidenza la funzionalità dell'ipofisi e dell'epifisi (quest'ultima ghiandola, spesso "trascurata" in Medicina, è molto importante per sintonizzare il nostro ritmo biologico col ritmo biologico della natura: ne parleremo più estesamente in seguito).

Inoltre vedrete rappresentata l' attività generale del sistema endocrino, con dei chiari esempi di omeostasi ormonale.

Vi invito pertanto a visionarlo con attenzione :





Questo meccanismo regolatorio della fisiologia organica, che come vedremo più avanti, è collegato strettamente al sistema immunitario, presenta delle "varianti individuali", in rapporto alla tipologia costituzionale.

Riepilogo brevemente i vari tipi costituzionali (visti anche in post precedenti), cominciando ad associare a ciascuno di essi le proprie principali caratteristiche neuro-endocrinologiche:
BIOTIPO ENDOBLASTA O CARBONICO
In questo biotipo, definito anche brevilineo astenico, prevale, nella regolazione endocrina, la tendenza alla riduzione dell'attività ormonale della tiroide, della corticale del surrene e delle gonadi, associate ad una prevalenza funzionale delle paratiroidi e del timo; nel sistema neuro-vegetativo si ha la prevalenza del tono vagale, in relazione ad un aspetto caratterologico calmo, apatico, metodico e diligente ed ad un'aspetto intellettivo caratterizzato da un'intelligenza analitica e concreta.


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BIOTIPO MESOBLASTA O SULFURICO
L' aspetto endocrinologico di questo biotipo, detto anche brevilineo stenico, è caratterizzato dalla iperattività delle ghiandole corticosurrenali e genitali (con eccedenza di testosterone nell'uomo e follicolina nella donna); si ha anche una prevalenza delle funzioni dell'ipofisi anteriore (che deriva dal foglietto embrionale mesodermico). Aspetto psico-caratteriologico: intelligenza realizzatrice e desiderio di agire.



BIOTIPO ECTOBLASTA O FOSFORICO: definito anche longilineo astenico.
In questo biotipo prevalgono funzionalmente, nell'ambito del sistema endocrino, la ghiandola pineale o epifisi, l'ipofisi posteriore, e la parte midollare delle ghiandole surrenali,(>adrenalina) tutte di origine dal foglietto embrionale ectodermico; nel sistema neuro-vegetativo prevale il simpatico (>adrenalina): presso questo biotipo vige , dunque, un'iper-reattività del "sistema adrenergico".
Aspetto intellettivo e caratteriologico: intelligenza "astratta", emotività.

Nella pratica esistono per lo più biotipi "misti": per es meso-endoblastico, cordo-mesoblasico, ecto-cordoblastico, ecto-endoblastico, ed esiste poi il tipo fluorico o distrofico, che è un biotipo a se stante, che esamineremo a parte.

Nei prossimi post, oltre a chiarire meglio il significato pratico di queste caratteristiche neuro-endocrinologiche, andremo ad analizzare nel dettaglio tutte le caratteristiche morfologiche e funzionali di questi biotipi; potremo così avere un' idea più precisa della effettiva consistenza della nostra reattività individuale, la cui conoscenza, come ribadisco, è di fondamentale importanza in Omeopatia nello studio della Dottrina e nell' applicazione della metodologia clinico-terapeutica.

Saluti e salute a tutti

sabato 4 aprile 2015

AGOPUNTURA: MOVIMENTO ENERGETICO DEL MU (seconda parte): vento "esterno" ed "interno"



UN MULINO A VENTO "SICILIANO": SI TROVA A TRAPANI

Il vento è l' elemento della natura che forse più di ogni altro può aiutarci a cogliere il significato pratico del termine energia,  concetto basilare, onnipresente direi come il prezzemolo, in tutto il nostro argomentare riguardante l'Agopuntura o/e l' Omeopatia.

Sappiamo che la parola energia deriva dal greco, e significa letteralmente forza interna: è la forza che anima l'intero universo ed ogni cosa esistente, si produce all'interno degli atomi, come ci insegna la fisica moderna, ed è alla base di ogni fenomeno vitale: è, insomma, la forza della vita.

Ma attenzione, l' energia ha una duplice potenzialità: costruttiva ma anche distruttiva, proprio come l'energia del vento, che è capace di accarezzarci con una piacevole brezza primaverile, ma anche di aggredirci con brutali raffiche.
Il vento, con la sua forza, è capace anche di "veicolare"ed "inglobare" le altre energie naturali (caldo, freddo,secchezza, umidità), per cui possiamo passare da un venticello fresco ("venticello de Roma..."), ad un vento gelido di tramontana, ad un fastidioso vento di scirocco, ...fino al vento violento che alimenta devastanti tempeste d' acqua, di terra e di mare.

 Tutto ciò dipende, nella concezione orientale, dal mantenimento o/e dalla perdita dell' equilibrio interno (ricordate l'omeostasi ) esistente tra le due grandi forze energetiche che governano la natura, lo yin e lo yang che, susseguendosi ed alternandosi regolarmente e ciclicamente, vanno a costituire, in natura come nell'uomo, i cosiddetti cinque movimenti energetici (già esaminati in linea generale precedentemente: vi invito eventualmente a riconsultare i relativi post).

Attualmente ci stiamo interessando (a partire dal precedente post riguardante l'Agopuntura) del movimento energetico del MU o del LEGNO.




Questa immagine potrebbe rappresentare l'azione "fisiologica" del vento di primavera, che accarezza le cime degli alberi e fornisce al mulino l'energia necessaria per il suo funzionamento.

Ma vediamo cosa può succedere quando l'energia del vento diventa preponderante:





Nel primo caso l'albero riesce a resistere alla forza del vento, grazie alla sua flessibilità ("si piega, ma non si spezza"); nel secondo caso l' energia del vento è risultata talmente potente, da riuscire a sradicare l'albero, che comunque non si è spezzato.


TROMBA D'ARIA: L' ENERGIA NATURALE DIVENTA DISTRUTTIVA


Le immagini sovrastanti dovrebbero aiutarmi ad esprimere il seguente concetto: in natura esistono energie "fisiologiche" ed energie "patologiche"; queste ultime in MTC vengono denominate energie perverse.
Le energie "fisiologiche" sono quelle che caratterizzano le varie stagioni: il vento prevale normalmente in primavera sulle altre energie climatiche, come normalmente prevale il caldo in estate, l'umidità in autunno ed il freddo in inverno.
 L'energia climatica fisiologica, con i suoi cicli stagionali e giornalieri, è senz'altro utile, anzi indispensabile al normale svolgimento di tutte le attività vitali naturali.
Quando un'energia climatica acquisisce una potenza eccessiva nell'ambito della propria stagione, e soprattutto quando ciò' avviene "fuori stagione", essa diventa "patologica" (perversa per gli orientali), e determina la rottura dell' equilibrio energetico interno dello yin e dello yang.

Piccola digressione:
L'essere umano "intelligente" (ma anche l'intelligenza è ambivalente) ha saputo utilizzare a suo vantaggio le forze fisiologiche degli elementi naturali ( soprattutto del legno, del fuoco e dell'acqua) ma poi  ha iniziato progressivamente ad esagerare nell'utilizzo (diciamo pure nello"sfruttamento") di queste energie: altra cosa, infatti, è utilizzare l'energia del vento per il funzionamento di un mulino, ben altra cosa è radere al suolo intere foreste, fosse anche per riscaldarsi, o voler "irregimentare" grandi e/o piccoli corsi d'acqua, costringendoli in percorsi e "spazi" del tutto innaturali.
Così facendo, l' "homo sapiens" ha favorito e sta favorendo la trasformazione dell' energia naturale fisiologica in energia "perversa".


ALCUNI ESEMPI DI UTILIZZAZIONE DI UN'ENERGIA NATURALE (IL VENTO) PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA:
LE "DISCUSSE" PALE EOLICHE: ESEMPI "SAGGI" DI UTILIZZAZIONE DI UNA ENERGIA NATURALE?

GLI "ALBERI EOLICI":  SAREBBERO "PIU' BELLI" RISPETTO ALLE PALE EOLICHE.  E' CERTO SOLTANTO CHE ASSICURANO UNA PRODUZIONE DI ENERGIA MOLTO INFERIORE RISPETTO ALLE PRIME


Ma torniamo alle nostre tematiche di Agopuntura:

l' energia del movimento MU (simbolicamente "legno" o "albero") si configura in un movimento energetico "di passaggio" dallo yin verso lo yang); è un'energia in fase di crescita e di espansione: l'elemento climatico naturale che ha le caratteristiche di questa particolare forma di energia è il vento, che è l'energia naturale caratteristica della primavera (stagione di passaggio dallo yin dell'inverno allo yang dell'estate)

In MTC i cinque elementi climatici fondamentali (vento, calore, umidità, secchezza e freddo) sono sempre considerati sotto il duplice aspetto di climi "esterni" ed "interni"(in rapporto all'organismo vivente) : nel nostro caso possiamo dunque parlare di un vento esterno e di un vento interno all' organismo.

Del vento esterno abbiamo visto sopra.

Il "vento interno", procedendo come già detto dallo yin verso lo yang, si "muove"dal basso del corpo verso l'alto ( la testa) e dall'interno verso l'esterno (la pelle). 
Pertanto in Agopuntura, molti tipi di cefalee (in particolare l' emicrania) e di allergie "primaverili",soprattutto le allergie da pollini, (che, guarda caso, sono "trasportati dal vento"), sono attribuite ad un disturbo della circolazione energetica di questo elemento e vengono trattate terapeuticamente di conseguenza.

Ricordiamo che i meridiani energetici interessati nel movimento del MU sono quelli di fegato e vescica biliare.
 Se andate a rivedere, nel post precedente, il "tragitto animato" del meridiano della vescica biliare, potrete rendervi già conto, in base anche a quanto detto sopra, di come, per esempio, questo meridiano sia spesso implicato nella patogenesi dell'emicrania.   



Penso che abbiamo fatto un altro piccolo passo avanti, ma per chiarire meglio le cose avremo bisogno di soffermarci ancora nei prossimi post sul movimento energetico del MU

Saluti, salute e...buona Pasqua a tutti!