venerdì 11 settembre 2015

AGOPUNTURA: movimento energetico del MU (terza parte)


Oggi vogliamo focalizzare innanzitutto i tragitti ("esterni"ed "interni") della coppia di meridiani della colecisti (elemento yang) e del fegato (elemento yin) : in questi due meridiani (che fanno parte dei 12 "meridiani principali"), si realizza la circolazione energetica del movimento MU (legno), già esaminato in precedenza (vedi i relativi post).

Cominciamo dal meridiano della colecisti:



NELLE TRE IMMAGINI DI SOPRA SONO VISUALIZZATI IL TRAGITTO ESTERNO E GLI AGOPUNTI PRINCIPALI DEL MERIDIANO DELLA COLECISTI (sigla VB o "vescica biliare"): IL PUNTO" DI PARTENZA" DI QUESTO MERIDIANO E' ALL'ANGOLO ESTERNO DELL'OCCHIO (bilateralmente) ED IL PUNTO "DI ARRIVO" E' ALL'ANGOLO UNGUEALE ESTERNO DEL QUARTO DITO DEL PIEDE (sempre bilateralmente)
IN QUEST'ULTIMA IMMAGINE E' VISUALIZZATO ANCHE IL TRAGITTO "INTERNO" DEL MERIDIANO VB. (la parte tratteggiata)
Notiamo che il percorso di questo meridiano si snoda lungo la parte laterale-esterna del corpo e la direzione del flusso energetico va dall'alto verso il basso (dallo yang verso lo yin).
Tutto ciò ha un preciso significato "energetico" che chiariremo tra poco in questo post

Esaminiamo adesso il meridiano del fegato:





Questo meridiano corre sempre lateralmente, ma dal lato interno (in termine tecnico "mediale") dell'arto inferiore, sicché fa "pendant" col meridiano VB. La corrente energetica decorre qui dal basso verso l'alto (dallo yin verso lo yang). Il percorso energetico del meridiano principale del F. inizia dal piede, all'angolo ungueale esterno dell'alluce e termina nella parte laterale-anteriore del torace con l'agopunto 14F, localizzato nel sesto spazio intercostale, due costole sotto il capezzolo. Il suo "ramo interno", qui sopra raffigurato, "attraversa" il fegato ed il polmone, determinando un legame energetico tra questi due organi, e si porta in alto fino alla sommità del capo, dove raggiunge il meridiano VG ( "vaso governatore" o Du Mai, denominato anche "mare dello yang") al punto 20VG (dell' importanza di questo meridiano diremo in seguito).
E'dunque molto importante nello studio dei meridiani energetici tener conto del loro "percorso interno".


Dobbiamo fare adesso una piccola digressione, che non vorrei sembrasse soltanto un inutile gioco di parole, se teniamo presente che in Agopuntura, per analizzare la fisiologia e la patologia della circolazione energetica, dobbiamo sempre ragionare in termini di relazione (quantitativa o/e qualitativa ed assoluta o/e relativa: vedremo successivamente) tra i due elementi energetici che governano tutta lal realtà vivente: lo YIN e lo YANG (di cui vi ripropongo l'immagine simbolica) :




 Noi sappiamo, per il principio della relatività relazionale tra lo yin e lo yang, di cui abbiamo parlato nelle nostre prime chiacchierate riguardanti l'agopuntura, che la parte centrale del nostro corpo è yin rispetto alla parte laterale che è yang, la parte anteriore o ventrale è yin rispetto alla parte posteriore o dorsale che è yang, la parte inferiore (piedi, arti inferiori) è yin rispetto alla parte superiore del corpo e soprattutto rispetto alla testa che è yang (la testa risulta essere la regione più yang di tutto il corpo), il lato interno o mediale degli arti è yin rispetto al lato esterno o laterale che è yang, e naturalmente la parte profonda del corpo è yin rispetto a tutta la regione superficiale che è yang.

Abbiamo anche visto precedentemente (vedi post relativi) che il MU è il movimento energetico "di passaggio", e quindi interposto tra lo yin e lo yang.

Ciò detto, se esaminiamo il tragitto della nostra coppia di meridiani di vescica biliare e fegato, che veicolano nell' organismo l'energia del movimento MU, dovremmo ora essere in grado di capire il motivo della loro esatta localizzazione, che è proprio" a cavallo" tra la parte anteriore (yin) e quella posteriore del corpo (yang); inoltre il meridiano di VB (viscere), essendo yang rispetto al meridiano di F (organo: i visceri sono yang rispetto agli organi), è posizionato lungo tutta la parte laterale "esterna" del corpo, mentre il meridiano del fegato, essendo yin rispetto al meridiano VB, decorre sempre lateralmente tra la regione anteriore e quella posteriore del corpo, ma dal lato interno (o mediale) degli arti ed è un poco più spostato verso la regione anteriore (yin) a livello del tronco.

Il meridiano del fegato  ZU SHAO YIN (analizzeremo in seguito il significato "energetico" di questi termini) che, essendo legato all'organo-funzione fegato, è di natura yin porta l'energia dallo yin verso lo yang e quindi dal basso verso l'alto del corpo; infatti parte dal piede e giunge alla sommità del cranio col suo ramo interno.
Il meridiano della vescica biliare  ZU SHAO YANG che è legato al viscere-funzione VB, è di natura yang, ed ha il compito, per mantenere l'equilibrio energetico  nell'ambito della coppia F-VB, di riportate verso lo yin, e quindi in basso, l'energia che il meridiano del fegato aveva portato in alto (se ciò che è yin va verso lo yang, ciò che è yang va verso lo yin).

 Se con un poco di pazienza avrete seguito questi giri di parole, spero di aver cominciato a chiarire la logica della circolazione energetica nel corpo umano. Naturalmente il discorso è solo agli inizi, perché dovremo prendere in considerazione la circolazione di tutti e dodici i meridiani principali, dei "meridiani tendino-muscolari", dei "meridiani Luo longitudinali e trasversali", dei "meridiani distinti" e dei "meridiani curiosi" e mettere tutti questi in relazione tra di loro nell'ambito della grande circolazione energetica dell'organismo; ma ritengo e spero di avere tutto il tempo per fare ciò (l'importante è non avere fretta).

Interrompo per ora il discorso, per non essere prolisso, e vi rinvio al prossimo post, che riguarderà ancora necessariamente il movimento energetico MU, per poter esaminare alcune patologie comuni che riguardano questo settore energetico e quindi entrare un po' più nel più nel pratico.

Saluti e salute a tutti










martedì 8 settembre 2015

OMEOPATIA: la nascita della legge di analogia


 La legge di analogia o similitudine, come abbiamo potuto osservare in precedenti post, rappresenta 
uno dei quattro pilastri fondamentali dell' edificio della Medicina Omeopatica:  




 Possiamo affermare più precisamente che questa legge costituisce il vero fondamento dell' Omeopatia,
in quanto le altre tre "colonne" (studio del terreno individuale,individualizzazione della terapia ed uso
del dosaggio infinitesimale), ne rappresentano tre dirette"diramazioni" (vedremo in seguito il significato
di questo discorso)






 Prima di entrare più nel merito, vorrei accennare brevemente a come è nata questa legge, perché mi sembra abbastanza interessante:





S. Hanemann, padre fondatore dell' Omeopatia, vissuto a cavallo tra il settecento e l'ottocento, era
giunto all' apice della popolarità della sua carriera di medico, ma nonostante tutto era profondamente
tormentato ed insoddisfatto, perché il suo spirito di studioso non poteva condividere le pratiche mediche
dell'epoca (si trattava per lo più di salassi, clisteri, purganti e cose simili) che lui stesso, suo malgrado,
era spesso costretto a praticare.
Così, un bel giorno si rivolse ai pazienti che affollavano la sala d'attesa del suo studio, dicendo loro
pressappoco così : "signori, vi prego di andare via; non voglio più rubare i vostri soldi perché non sono
in grado di curarvi".
H. aveva così decisamente voltato pagina, dimostrando un coraggio ed un'onestà intellettuale non
indifferenti.
Per sostentare la sua numerosa famiglia (ben undici figli), data la sua conoscenza delle lingue,
aveva iniziato a fare il traduttore di opere straniere.
Un giorno, nel tradurre un famoso trattato di farmacologia dell'epoca dello scozzese Dr. Cullen, fu colpito
dall' osservazione che i lavoratori di piantagioni di china ammalavano di una forma patologica del tutto
simile alla malaria, malattia che la china stessa curava.
Lo spirito di ricercatore di H. lo portò subito a sperimentare su se stesso, cominciando ad assumere
dapprima dosi sub-tossiche e poi via via meno potenti di china, annotando scrupolosamente ciò che
succedeva di volta in volta nel proprio organismo: vide dapprima comparire i sintomi tipici della malaria
finchè, giunto ad un dosaggio molto basso (ottenuto tramite diluizioni successive), si accorse che i
sintomi regredivano rapidamente.
Da quel momento iniziò un lungo e laborioso tragitto di studio, ricerche e sperimentazioni cliniche, al
termine del quale H. poté finalmente affermare con piena cognizione di causa:



Notiamo l' uso del congiuntivo "curentur", che suona come una "raccomandazione" del Maestro (se non proprio come un imperativo) : "si curino i simili con i simili!": era nata così la legge della similitudine e con essa l' Omeopatia.

Da ora in avanti inizieremo ad esaminare più da vicino il significato e le molteplici implicazioni cliniche della legge di analogia.

SALUTI E SALUTE A TUTTI