sabato 28 marzo 2015

L' OMEOSTASI

Il nostro organismo è paragonabile ad una grande orchestra: i singoli orchestrali rappresentano le cellule che compongono i nostri organi e visceri, le varie sezioni ( "archi", "fiati" ecc.) rappresentano i vari apparati (cardio-circolatorio, respiratorio ecc.), il direttore d'orchestra rappresenta il sistema P.N.E.I. (psico-neuro-endocrino-immunitario) che dirige e coordina il tutto.

Nell' orchestra ogni strumento deve essere sintonizzato e sincronizzato con tutti gli strumenti della propria e delle altre sezioni; inoltre, è necessario che i diversi settori dell' orchestra, siano sempre in relazione reciproca tra di loro, in un equilibrio dinamico, fatto di efficaci contrapposizioni sonore e melodiche, tali da determinare, sotto la guida esperta del direttore d' orchestra, un convincente e godibile effetto armonico generale.




Fuori dalla metafora e molto sinteticamente, possiamo affermare che, nel nostro organismo, le singole cellule, tessuti, organi, ed apparati, non devono essere mai considerati isolatamente, ma come parti integranti di un unico grande "insieme funzionale", il cui equilibrio è determinato dall'attività coordinatrice del sistema psico-neuro-endocrino-immunitario"


IL "DIRETTORE D'ORCHESTRA:

Il "lavoro d' equipe" che si realizza  dalla sinergia funzionale esistente tra sistema nervoso (neurotrasmettitori), sistema endocrino (ormoni) e sistema immunitario (anticorpi), determina la formazione di un unico grande sistema integrato di controllo e regolazione delle funzioni organiche, denominato P.N.E.I.
La branca della medicina moderna che studia questo sistema è la psico-neuro-endocrino-immunologia.









IL sistema PNEI (sistema psico-neuro-endocrino-immunitario) dirige la grande orchestra del corpo umano nell' esecuzione del concerto della vita, controllando le varie funzioni organiche mediante meccanismi di regolazione e contro-regolazione (feedback e feedback negativi), messi in atto soprattutto al variare delle condizioni dell' ambiente esterno (inteso in senso lato come ambiente climatico, sociale, di lavoro, familiare, abitudini alimentari ecc.).


Il mantenimento dell' equilibrio dell' "ambiente interno" (milieu intereur degli autori francesi) che viene in tal modo garantito al variare delle condizioni dell' "ambiente esterno" è denominato in Medicina OMEOSTASI e corrisponde a quella condizione che noi chiamiamo stato di salute.



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Ma cosa c'entra l' Omeopatia in tutto ciò : moltissimo, e cercherò di dirvi perché.


Quando abbiamo esaminato brevemente le quattro regole di base della Medicina Omeopatica, che abbiamo chiamato "i pilastri fondamentali" dell' O., abbiamo visto che uno di questi pilastri era rappresentato dal cosiddetto principio di individualizzazione.
Questo principio, da applicare in maniera assolutamente prioritaria, per poter successivamente impostare una corretta terapia omeopatica, indica la necessità di conoscere e studiare il terreno individuale del paziente, costituito dalla risultanza dell' unione delle sue diatesi (genotipo) con la sua costituzione (fenotipo). La costituzione va valutata in chiave dinamica sia sotto l'aspetto morfologico che sotto l'aspetto funzionale, nel senso che forma e funzione sono le due facce della stessa medaglia.

Ebbene, il sistema PNEI, visto sopra, altro non è che la faccia funzionale (= psico-neuro-endocrino-immunitaria) della costituzione, ed è strettamente legata all' aspetto diatesico del soggetto: in altri termini ognuno di noi presenta alla nascita un determinato genotipo (assetto genetico) al quale corrisponderà nel corso della vita un determinato fenotipo e cioè una determinata costituzione psico-fisica.

In realtà l'esempio che ho fatto all'inizio, dell' organismo umano visto come un'orchestra, va un poco modificato, in quanto non esiste una sola orchestra con un solo repertorio, ma ognuno di noi può essere considerato come una orchestra specifica, col suo proprio repertorio, diverso da tutti gli altri, e col suo proprio direttore!
Ne consegue che l' attività del nostro sistema di regolazione PNEI, volta a mantenere l' omeostasi organica, si differenzia da un individuo all' altro in base alla propria costituzione di appartenenza, e conseguentemente va modulata in maniera specifica per ciascuno, quando dovesse manifestare delle anomalie  di funzionamento.
 Questa azione di modulazione specifica della omeostasi individuale non può che essere messa in atto dalla Medicina Omeopatica, proprio in rapporto al suo peculiare meccanismo d'azione.

 Sono questi i termini generali della questione; nei prossimi post cercheremo di introdurci gradualmente sempre più nello specifico.

Per il momento abbandoniamo la tematica dell' Omeopatia, perché vorrei chiarirvi meglio il concetto di omeostasi.

L'omeostasi "generale"dell' organismo, regolata dal sistema PNEI, è in pratica la sommatoria delle tante omeostasi "specifiche" di ogni singolo elemento che risulti essere necessario per il normale svolgimento delle funzioni vitali, come ad es. l'omeostasi dell' equilibrio idro-elettrolitico, dell' equilibrio acido-basico (ph), della regolazione della temperatura corporea, della glicemia, della pressione arteriosa, dell'attività ormonale, dei sali minerali, di elementi quali il calcio, il fosforo, il sodio, il potassio, il ferro, di proteine come l'emoglobina, e così via.

Vediamo ora qualche esempio, con l' aiuto di alcuni video e diagrammi:

Primo video (cliccare) :







Secondo video:
IL GLUCOSIO NEL SANGUE. OMEOSTASI - Rai Scuola









Terzo video:
IL LIVELLO IDRICO NEL CORPO UMANO. OMEOSTASI - Rai Scuola












Propongo ora per gli interessati, delle slides riguardanti l' omeostasi dei cosiddetti "magnifici sette": CALCIO, FOSFORO, SODIO, POTASSIO, FERRO, MAGNESIO, CLORO (cliccare sul link)
med-lez-29-calcio-ferro-ect

Se avete seguito tutti i video e le slides, oltre ai grafici, per questa volta avete fatto una bella scorpacciata, per cui penso di potermi fermare.

Saluti e salute a tutti; alla prossima!...(cercherò di fare in modo che sia abbastanza tale)


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